La contrattura muscolare è una problematica abbastanza frequente che abbraccia tutte le fasce d’età. Non è altro che un accorciamento involontario di uno o più muscoli del nostro corpo, protratta nel tempo.
Come detto in altri articoli precedenti, il corpo è una macchina perfetta che tende a proteggersi in moto autonomo se per esempio è sollecitato da un carico eccessivo, causando appunto una contrattura come atto di difesa.
Come si presenta?
E’ un aumento del tono muscolare, apprezzabile sia a livello propriocettivo come rigidità della zona, sia al tatto per aumento del volume e del tono muscolare nella zona interessata. Ovviamente il tessuto contratto non subisce lesioni come nel caso dello stiramento o dello strappo muscolare, ma è sicuramente una problematica fastidiosa.
Quali sono i muscoli maggiormente interessati?
Tra questi possiamo sicuramente nominare i muscoli della coscia: il quadricipite femorale e il bicipite femorale, della gamba: soleo e gemelli, i muscoli del collo e della spalla: deltoide e trapezio, della schiena: lombari e dorsali.
Quali sono i soggetti maggiormente colpiti?
Sicuramente gli sportivi e gli anziani per due semplici motivi. Gli sportivi incorrono in una contrattura muscolare quando il loro corpo non è in perfetto equilibrio posturale o chiedono uno sforzo eccessivo ai propri muscoli che non sono preparati a farlo.
Negli anziani invece il problema è opposto, visto che tendenzialmente sono meno propensi all’attività fisica, appena fanno un movimento brusco o involontario, il loro corpo va “in protezione” per evitare danni più gravi al tessuto muscolare.
Altre cause
Oltre a quelle sopra elencate, sicuramente possiamo affermare che ci sono altre motivazioni per cui si incorre in una contrattura. Disidratazione, disturbi circolatori o metabolici, patologie nervose o muscolari, problematiche articolari, esposizione al freddo prolungata, riposo non adeguato, stress eccessivo, contribuiscono tutte alla formazione di un risentimento muscolare di questo tipo.
Come rimediare da soli?
Di solito questa problematica sparisce in poco tempo, i casi più gravi possono durare 5 giorni, oltre al riposo per velocizzare il recupero si può procedere in autonomia con esercizi di mobilità e allungamento del tessuto muscolare, applicare impacchi caldi per rilassare la muscolatura, mantenere una corretta idratazione, automassaggiarsi la zona interessata con o senza una pomata per aumentare circolazione locale del sangue.
Come farsi aiutare dal terapista?
La scelta di un terapista esperto può senza dubbio accelerare ancor di più la fase di recupero. Sono sicuramente consigliati i trattamenti decontratturanti, terapia percussiva-vibrante, vibroterapia locale novafon, coppettazione, applicazioni di kinesiotape ecc.
Come prevenire?
Sicuramente un buon equilibrio posturale e una corretta idratazione e attività fisica sono alla base della prevenzione per quanto riguarda questo tipo di problematica.
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