Come funzionano i plantari propriocettivi?

Cosa sono?

I plantari propriocettivi sono un dispositivo progettato e costruito sulla persona su misura, secondo una visione neurofisiologica della postura.

E’ un dispositivo di spessore ridotto, proprio per questo motivo viene anche detto soletta propriocettiva.

Per chi sono indicati?

Nel paziente con problematiche posturali e nell’atleta che vuole migliorare la propria performance sportiva, in quanto contribuisce a modificare e a correggere le informazioni alterate che arrivano dal piede. Rappresenta quindi un valido aiuto nella riprogrammazione posturale globale, attraverso una corretta stimolazione dei recettori plantari.

Come funzionano?

Gli stimoli propriocettivi in corrispondenza dei meccanocettori del piede innescano un riflesso miotatico che è in grado di attivare e modificare le catene muscolari, agendo quindi sulla postura.

Ogni stimolo è diverso in base ai recettori da colpire, in questo modo ogni plantare è un pezzo unico, costruito su misura sulla persona che lo utilizzerà.

Cosa fanno gli stimoli?

Correggono l’appoggio, spostano i carichi ed eliminano le rotazioni, ovviamente solo se utilizzati correttamente e con la giusta idea terapeutica. Di conseguenza se non viene applicato lo stimolo corretto per ciascuna zona della pianta del piede, la terapia non sarà efficace. In altre parole, agiscono a livello neurologico, spiegando al cervello come usare i muscoli in modo differente.

E’ indicato per tutti?

No, per esempio non è indicato per tutti quei pazienti che soffrono di piede diabetico o tutti quelle persone che ormai hanno perso totalmente la tonicità del piede (anziani e pazienti post-traumatici) e quindi la possibilità di poter reagire alla stimolazione propriocettiva.

Nota bene:

Il plantare è solo una parte della riprogrammazione posturale globale e spesso quest’ultima può coinvolgere altre figure professionali sanitarie.